martedì 9 dicembre 2008

Ciò che è rimasto, a casa...

Quasi 4 mesi lontano da quella che era la mia vita, non so molto di come procedono le cose lì dove ci sono animi affini, ma sento che una importante parte di me, manca.
Alcune volte chiamo per far sapere che ci sono, che sono presente, e voglio fargli sapere quanto per me siano importanti... e poi, ogni volta, quando metto giù il telefono mi invade un senso di solitudine immenso.
Non è tanto ciò che ci diciamo al telefono, è la voce, il feeling che si ricrea, l'amore che da me scorre senza paura di nulla...
Non è ciò che ci si dice che mi fa sentire travolta, è ciò che sento... è come riesco a sentire.

Omino del Sapone, folletto della Frutta mi mancate tantissimo.
C'è un mondo lasciato in attesa che io possa tornare ad accarezzarlo, e la speranza che anche per i miei più cari amici, come anche il folletto del Ritmo, ci possa essere nulla di cambiato nello sguardo, nell'affetto e nell'amicizia, che da parte mia, è immutata, salda, e senza dubbio scolpita in un angolo di cuore talmente remoto, da non poter essere rimossa facilmente.

Mi mancate.
Il modo in cui mi coccolavate e mi facevate sentire unica, il modo in cui vi prendevate cura di me, di ogni mio più piccolo cruccio, di ogni mia paura... il modo in cui prendevate in giro ogni mia più piccola follia, ogni più assurda mania...
MI manca tanto il modo in cui riuscivate ad amarmi.

...mi dispiace essere andata via. Mi dispiace non essermi fermata a pensare quanto di noi si sarebbe potuto perdere, ma dovevo farlo per la mia famiglia. Ha funzionato, le cose sembra che vadano come avrebbero dovuto da tempo, e lo fanno solo perchè io sono qui.
Mi mancate tanto, tanto davvero.

Non so cosa dire di più... ho un nodo alla gola e le lacrime rigano il viso.
Sono comunque felice di avervi dentro, dove nessuno può toccarvi.

Spero che sappiate sempre, qualsiasi cosa accada, e ovunque il futuro ci porti che sono la Fuffola si sempre.
Vi amo tanto Gnappi.

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